White Truffle Festival 2018: Urbani e il mondo del tartufo incantano gli States
Si è svolta a New York dal 9 al 18 novembre 2018, la terza edizione del”White Truffle Festival”

evento atteso dai palati più raffinati per poter gustare il tartufo Urbani nei più apprezzati ristoranti della Grande Mela. L’evento, che ha visto la partnership tra Urbani Tartufi e Prunotto, cantina che vanta vini delle Langhe di grande prestigio, è stata un’esperienza unica che ha posto sotto i riflettori due delle aziende che rappresentano il Made in Italy nel mondo, riuscendo nella grande impresa di portare negli States la famosa Fiera d’Alba.

Dal 1852, anno in cui Carlo Urbani esportò il tartufo italiano in Francia, il nome di Urbani si è sparso a macchia d’olio divenendo sinonimo di eccellenza e prestigio che, da sei generazioni, viene tramandato, custodito e reso sempre più grande nel Mondo, dall’America all’Asia. Tartufo bianco Urbani, vino piemontese Prunotto e cucina italiana, tre ingredienti che hanno fatto letteralmente impazzire l’America. E pensare che quando Urbani, nel lontano 1949, portò per la prima volta i suoi tartufi alla 1° edizione di “Nuova York Fancy Food Show”, nessuno sapeva di cosa si trattasse e non fu semplice far conoscere quello che ad oggi, anche in USA, è uno dei prodotti più amati e ricercati sia dai grandi chef che dal pubblico amante dell’alta cucina. Il White Truffle Festival è stato anche quest’anno l’occasione per portare la bandiera italiana oltre oceano, il successo ha arriso a tutti i ristoranti che hanno aderito a questa grande iniziativa, il profumo di tartufo ha regnato per dieci giorni sovrano sulle tavole americane ed anche i media locali hanno plaudito l’evento con entusiasmo.

Il festival non si è svolto solamente a New York ma in contemporanea in altre grandi città degli States: Miami, San Francisco/Napa, Las Vegas, Denver e Washington. L’elenco dei ristoranti che hanno aderito può essere visionato sul sito: www.whitetrufflefestival.com. Nei giorni dell’evento sono state anche previste una serie di aste al tartufo presso le diverse sedi di Eataly e presentate dal Presidente della Fiera Mauro Carbone, il cui ricavato è andato in beneficenza a sostegno di nobili cause. È interessante, quanto affascinante, immaginare che proprio durante i giorni del festival, molti cavatori di tartufo camminavano per chilometri e chilometri nei boschi di Alba, piccola città piemontese, alla ricerca del pregiato fungo ipogeo. Il tartufo bianco infatti, vive la sua stagione tra settembre e dicembre e, appena trovato, in ventiquattro ore, grazie all’organizzazione di Urbani, raggiunge dall’Italia le tavole dei ristoranti di tutto il mondo. È romantico pensare che il tartufo nel proprio piatto, in quella bellissima terrazza con vista sulla skyline di New York, poche ore prima fosse nelle mani di un cavatore, in Italia, proprio nel bel mezzo di un’avvincente caccia al tartufo.

Tra le tante iniziative che si sono svolte non solo nei ristoranti ma anche nella sede di Eataly e nell’Urbani Truffle Lab di New York, da citare la promozione di Langhe Roero e Torino, evento in cui la Fiera d’Alba, insieme alle istituzioni di Langhe Roero e Torino, ha approfittato della grande occasione offerta da Urbani Tartufi ed Eataly per portare avanti una serie di iniziative di promozione del territorio. Insieme a quest’ultima anche altre iniziative come un meraviglioso weekend in mezzo ai registi, il “Gala Night with Executive chef Michele Casadei Massari e Urbani Truffles” al Napa Valley Film Festival; un romantico “Dream Foundation Gala” al Truffle Lab di New York con la presenza della famosa chef Elizabeth Falkner e molto, molto altro per un festival che ancora fa parlare di sé con l’acquolina in bocca e con un unico pensiero: “Ne fiori, ne gioielli, ma tartufo bianco”.

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