Urbani Tartufi incanta la 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Mano di una donna che mostra il tartufo

Un incontro da film: il tartufo protagonista al Festival del Cinema di Venezia

Il red carpet non è fatto solo di luci, applausi e star internazionali. Quest’anno, alla Mostra del Cinema di Venezia, tra un ciak e un applauso, ci sarà un altro protagonista: Urbani Tartufi. La storica impresa dei tartufi, leader mondiale indiscusso, porta l’inimitabile magia del “diamante della terra” nella Vanity Fair Venice Beach Lounge, uno degli spazi più esclusivi e glamour della kermesse.

Un connubio che unisce arte, cinema e alta gastronomia in un’esperienza destinata a restare impressa come la scena più memorabile di un grande film.

(Evento aperto al pubblico, su iscrizione. Per info e registrazioni: Iscriviti qui)

Dove il cinema incontra il gusto

In collaborazione con Vanity Fair, partner d’eccellenza del Festival, Urbani Tartufi celebra l’incontro tra storie ed emozioni, sullo schermo come a tavola. Il tartufo diventa così non solo ingrediente, ma arte da assaporare, racconto di tradizione, passione e innovazione.

La magia del tartufo sul Lido

Dal 29 al 31 agosto, la Vanity Fair Venice Beach Lounge si trasformerà in un palcoscenico del gusto: lo chef Marco Cassin (@marcocassin) darà vita a due esclusivi showcooking quotidiani. Tra profumi intensi e piatti sorprendenti, il tartufo diventerà la star indiscussa, capace di emozionare i sensi proprio come un capolavoro cinematografico. Ogni assaggio sarà una scena da vivere, un’esperienza unica che unisce l’eleganza del cinema al fascino eterno della cucina italiana.

Una storia lunga 173 anni

Da oltre un secolo e mezzo, Urbani Tartufi racconta al mondo una storia fatta di passione, eccellenza e autenticità. Una storia che oggi si intreccia con quella del cinema, celebrando ciò che entrambi hanno in comune: la capacità di emozionare, sorprendere e lasciare un segno indelebile.

La presenza di Urbani Tartufi al Festival di Venezia non è solo un omaggio al gusto, ma un atto d’amore verso l’arte in tutte le sue forme. Perché il cinema si guarda, ma si può anche assaporare.

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